Bankitalia ha pubblicato gli ultimi dati ufficiali relativi all’andamento dei finanziamenti nei confronti di famiglie e aziende nel corso del mese di febbraio 2014.
L’istituto banchiere ha evidenziato come – nonostante qualche segnale di risveglio – il calo dei prestiti al settore privato sia ben lungi dall’arrestarsi, visto e considerato che dalla contrazione del 3,5% sperimentata a gennaio, si è passati alla flessione del 3,6% sottolineata nel successivo mese di febbraio.
In particolare, sottolinea la Banca d’Italia, i prestiti alle famiglie sono calati dell’1,2 per cento sui dodici mesi, con lo stesso trend già consolidato nel mese di gennaio 2014. Andamento più grave, e in peggioramento, per quanto invece attiene i finanziamenti alle società non finanziarie, che nel corso del mese di febbraio sono calati del 5,1 per cento, contro il – 4,9 per cento del mese di gennaio.
A calare, oltre i finanziamenti erogati, sono anche i tassi di interesse applicati alle operazioni bancarie. In particolare, i tassi – comprensivi delle spese accessorie – sui finanziamenti che sono stati concessi alle famiglie per l’acquisto di abitazioni (mutui casa) sono stati pari mediamente al 3,73 per cento (contro il 3,80 per cento del mese precedente), mentre quelli applicati sulle nuove erogazioni di credito al consumo hanno toccato il 9,60 per cento (contro il 9,46 per cento del mese di gennaio).
Per quanto attiene le imprese, i tassi di interesse imposti sui nuovi prestiti alle società non finanziarie di importo nominale non superiore al milione di euro sarebbero stati pari al 4,40 per cento, pressochè invariati rispetto al mese precedente. I tassi sui nuovi prestiti alle società non finanziarie di importo superiore a tale soglia sono invece stati pari al 2,79 per cento contro il 2,80 per cento del mese di gennaio.
Per quanto concerne infine i tassi passivi sul complesso dei depositi in essere, il livello è stato pari allo 0,94 per cento nel mese di febbraio. Sempre a febbraio, il tasso di crescita sui dodici mesi dei depositi del settore privato è stato pari all’1,8 per cento (contro il 2,7 per cento del mese di gennaio). La raccolta di obbligazioni (comprese quelle detenute nel portafoglio delle banche) è invece calata del 9,2 per cento rispetto allo stesso periodo di un anno fa, pressochè stabile contro il -9,3 per cento di gennaio.